Il pastore Carollo si mette a vomitare insulti omofobi: «Fr*ci, bus*ni, ricchi*ni, arrusi»

Luigi Carollo insieme a Capezzone
Dato che sono ormai anni che ipastore evangelico Luigi Carollo risulta strenuamente impegnato nella promozione dell'omofobia, non stupisce abbia tentato di spacciare Dioniso per Gesù. A suo dire, infatti, quella rappresentata durante l'inaugurazione delle olimpiadi sarebbe l'ultima cena di Leonardo e non un banchetto mitologico, anche se non è chiaro se voglia davvero sostenere che il tizio blu con l'uva in testa fosse Gesù.
Di certo è ben più evidente il suo tentativo di sostenere che delle drag queen offenderebbero Gesù, anche se il solo fatto che lui nutra odio verso di loro non pare un motivo sufficiente a sostenere quella tesi. Anzi, forse ci sarebbero motivi ben più seri per ritenere molto più offensivo verso Gesù il suo sostenere che Vannacci sarebbe il frutto delle sue preghiere.

Il pastore tenta così di sostenere che il "politicamente corretto" sarebbe ingiusto solo quando nom è lui ad offendere. E per mostrare che lui sa come si insultano interi gruppi sociali, si lamenta venga ritenuto omofobo chi dice "fr*ci, bus*ni, ricchi*ni, arrusi".
Non è chiaro quale sia il senso di quel suo vergognoso elenco di insulti omofobi, anche se probabilmente voleva irridere l'invito all'amore predicato da Gesù per cercare vendetta ad un'offesa che esiste solo nella sua mente omfoba. Infatti quella non era l'ultima cena, ma se anche lo fosse stata non è chiaro perché lui sostiene che la presenza di frag queen dovrebbero offendere Gesù:



Dopo gli insulti, il pastore cerca anche di fare vittimismo dicendo che Facebook avrebbe censurato la fotografia in cui luo dava in pasto ai suoi proseliti una vagina a cui era stato aggiunta una scritta transfobica. Ed ovviamente dice che lui lo farebbe in odio verso le persone trans, ovviamente apostrofare col genere sbagliato al solo fine di offendere:



In realtà, Facebook è intervento per evitare che dei poveri di spirito potessero credere alla sua falsa testimonianza, dato che è provato che quello scatto sia un fasto costruito da un pervertito che si diverte a mettere scritte sulle vagine delle ragazzine:



Quindi non è censura, ma semplice difesa della verità, contro la menzogna della propaganda omofoba.
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