La ministra Roccella invoca la discriminazione delle atlete olimpiche

Probabilmente solo in Italia abbiamo una ministra alle Pari Opportunità che si impegna nella promozione la discriminazione. Eppure Eugenia Roccella si è prontamente accodata alle polemiche di Matteo Salvini contro Imane Khelif, l'atleta olimpica che loro sostengono dovrebbe essere esclusa dalle olimpiadi perché da loro considerata "trans" in quanto nata con la vagina e livelli alti di testosterone.
Sostenendo che le quelle donne andrebbero definite "uomini che si identificano come donne" esattamente come ama sostenere Pillon, la ministra dice che lei reputa che andrebbero escluse da ogni gara perché in "competizioni recenti erano state invece escluse". Ed ancora: "Sorprende che non vi siano, a livello internazionale, criteri certi, rigorosi e uniformi, e che proprio alle Olimpiadi, evento simbolo della lealtà sportiva, possa esserci il sospetto, e assai più del sospetto, di una competizione impari e persino potenzialmente rischiosa per una dei contendenti".
Considerando che Imane Khelif ha già partecipato alle scorse olimpiadi e che i risultati ottenuti rendono evidente che gli allarmismi della ministra su fantomatici vantaggi o pericoli per le altre atlete, è+ davvero irrespirabile il cima creato dalle constanti polemica di una destra che attacca tutto e tutti.


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