Langone sostiene che non sia "vero uomo" chi mangia tortini


Camillo Langone pare ossessionato dalla mascolinità tossica e ama sostenere che il maschio di destra debba avere comportamenti stereotipati o non avrebbe ritenuto tale. Ma è tragicomico trovarlo a scrivere:



Sostenendo che gli altri non dovrebbero poter mangiare ciò che vogliono, perché il vero maschio mangia carne cruda come Salvini alla sagra della salsiccia, scrive:

"Un fagottino alle mele". Sono all’autogrill ed è un uomo a ordinare. Guardo bene. Non è per un bambino né per una donna: l’uomo è solo, il fagottino alle mele è proprio per lui. Io probabilmente con la faccenda della dignità virile esagero. Siccome esagero ritengo inconcepibile ordinare fagottini alle mele. Così come evito ogni altro cibo dal diminutivo vezzoso, tortino, sformatino, risottino...

Contento lui di non mangiare arancino, tortino o spezzatino. Ma sinceramente non si capisce perché il suo problema lo faccia sentire legittimato a denigrare e mettere in dubbio la mascolinità di chi non ha i suoi stessi problemi.

Ma datoc he per loro tutto è politica, Langone sostiene che una Meloni che invita Salvini e Tajani a non restare seduti durante la commemorazione di un bracciante che è stato lasciato morire con un braccio strappato da una macchina agricola, scrive:

Mai potrei fare politica, ad esempio, perché la politica prevede continue umiliazioni. “Ragà, alzateve pure voi”: Tajani e Salvini, alzandosi (Salvini dopo Tajani, comunque), hanno abbassato l’intero genere maschile. Nemmeno il fagottino alle mele del cliente dell’autogrill abbassa soltanto lui. E’ effetto ma pure causa della crescente indistinzione dei sessi. E’ un cattivo esempio. Che poi magari è buono, il fagottino alle mele.

Ma poi la destar dice il patriarcato non esisterebbe...
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