L'attrice porno promossa da Salvini accusa il ministro di non aver capito nulla
Luiza Conlaz è la pornostar promossa da Salvini perché autrice di un video contro i Pride e contro le femministe. E se ben poche attrici pornografiche hanno avuto il privilegio di poter incrementare i loro guadagni su OnlyFans grazie all'intervento del vicepremier di un Paese del G8, ora Salvini dovrà spiegare a Pillon perché la loro nuova eroina bestemmi peggio di uno scaricatore di porto:
E dato che contro i gay tirano sempre in ballo i bambini, chissà se è ai bambini che Salvini vuole proporre l'esempio di una signora convinta che spogliarsi per soldi sia un modo per evitarsi la fatica di dover lavorare:
Dato che nella retorica leghista i gay sarebbero dei "pervertiti" che penserebbero "solo al sesso", è una vera fortuna che Salvini impedirà ai gay di crescere figli ma non si opporrebbe a darli a loro:
Le due hanno anche collaborato nella realizzazione di un video pornografico comune. E scopriamo anche quali siano le priorità per la signora che ha eccitato Salvini dicendo che i Pride «deumanizza l'individuo»:
Sarà che Salvini è solito cavalcare qualunque pretesto possa portare acqua al fortino degli intolleranti, ma un ministro della Repubblica potrebbe anche informarsi su chi siano i protagonisti dei video che diffonde sui social. Non è che se si parla contro i gay e se ci si mostra seminude, allora quello diventa un ottimo contenuto da dare in pasto ad un pubblico che potrebbe contemplare anche minori:
A criticare Salvini ci ha pensato persino la stessa attrice porno, che in una storia su Instagram lo accusa di non essere stato in grado di capire nulla del suo disposto:
Già in altre occasioni criticò Salvini, sostenendo preferisse fare show televisivi piuttosto che programmi politici
A proposito, ma all'indomani di un'alluvione che ha isolato la città di Coghe, un ministro die trasporti non ha altre priorità rispetto al pubblicare video di attrici pornografiche che inveiscono contro i Pride?
Per il governo Meloni, è più importante diffondere il video anti-Pride di una signora con la spallina abbassata piuttosto che correre sul luogo del disastro per capire se i cittadini di una località che vive di turismo potranno essere tutelati?