L'evangelico Carollo pare molto confuso: oggi invita i suoi proseliti a definire "uomini" le donne...


Considerando che Imane Khelif è una donna nata donna, non è chiaro perché il pastore evangelico Luigi Carollo sostenga che andrebbe ritenuta "uomo" anche se è nata con una vagina. Eppure lui elogia una imprecisata "atleta" che rilancia le fake-news di Provita Onlus, costruite sulla patologia che porta l'atleta ad avere elevati livelli di testosterone:



Dato che sui social sono tutti esperti di questioni che non hanno manco compreso, fanno a gara bel sostenere che abbia ragione l'organizzazione forzanovista Provita Onlus a chiedere ingiuste discriminazioni:





Il solito Andra Vani, giocatore di basket presso la MB Sporting Club di Fiumicino, ci definisce "mentecatti" prima di srivere:



Imane Khelif ha una vagina. Quindi il messaggio di Andra Vani pare una perfetta rappresentazione di come certa gente sia pronta a lanciare la prima pietra contro persone di cui non sanno assolutamente nulla. Eppure il loro pastore elogia puntualmente i loro insulti:



E se il pene li rendesse davvero invincibili come sostiene il signor Vani, com'è che nessuno lo ha invitato a partecipare alle Olimpiadi? E come spiega che la vittima delle sue invettive abbia perso numerosi incontri in quanto donna che si confronta con altre donne?

Riguardo alla presunta "atleta" citata dal pastore Carollo, scopriamo che in realtà si tratta di una signora chiamata Veronica B. che gestisce un centro estetico a Desio, in provincia di Monza:



Quindi dovremmo ignorare la scienza e stracciare i regolamenti olimpici perché una imprenditrice ha citato la propaganda di Jacopo Coghe? E perché Carollo dice che lei gli avrebbe scritto, quando quello parrebbe lo screenhot di una storia pubblica e tutto fa pensare che sia lui a seguire il suo profilo?



Ovviamente non ci chiederemo perché segua il profilo di una massaggiatrice che pubblica immagini di donne in abiti spesso succinti...



E chissà perché la signora, così apprezzata da Carollo per il suo rilanciare la propaganda di Provita Onlus, risulti essere stata taggata in alcuni scatti che ritraggono armi d'assalto russe, postole e coltelli:

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