Piantedosi tenta di giustificare i rigurgiti fascisti in Fratelli d'Italia attaccando chi non approva il massacro di civili palestinesi


Essere contro le politiche di Israele non significa essere antisemiti. Ma avere il busti del duce in sala, vestirsi da nazisti e gridare "Sieg Heil" nelle giovanili del partito, significa odiare gli ebrei.
Quindi non si capisce perché il ministro Piantedosi speri di poter giustificare i rigurgiti fascisti del partito melonaio sostenendo che lui vuole che si dica che sarebbe "antisemita" chi critica i bombardamenti suoi civili effettuati da una nazione che, per puro caso, è a maggioranza ebraica:



Se la propaganda di destra ama dire che i loro leader "asfaterebbero" o "umilierebbero" glia altri, così da dipingerli come dei bulli davanti ad un elettorato che apprezza il predominio e la prepotenza, a noi pare umiliante che un ministro si appelli alla peggior propaganda populista per evitare di rispondere a temi seri.
In che modo il suo chiarire che a lui stanno sulle scatole le persone che non la pensano come lui sulla bontà dei bombardamenti israeliani sui civili di Gaza dovrebbe giustificare quanto accade nei circoli giovani della sua Giorgia Meloni?
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