Pillon accusa la Meloni di non fare abbastanza cenusra in Rai


Il leghista Simone Pillon ama definire "sinistro" chi non è di estrema destra, quasi come se l'offesa e l'insulto gratuito fossero la sua ragione di fede in Trump e nelle sue scappatelle.
Proponendoci quella sua retorica interamente incentrata sul cercare di fomentare i poveri di spirito contro chi non aderisce al suo pensiero unico, quest'oggi si lamenta che la destra della Meloni non censurerebbe a sufficienza chi è sgradito alle destre. Come Saviano, che tanto ha fatto per denunciare la criminalità organizzata.
Ed è quasi comico che il leghista tenti di sostenere che le sinistre avrebbero tolto spazio agli idoli delle destre in Rai. Evidentemente quel Sangiuliano che è stato premiato con un ministero per la propaganda offerta alle destre quando era direttore del Tg2 andrebbe considerato un comunista agli occhi di Pillon. E che dice di Vespa? Lo dovremmo considerare un nemico della Meloni?



Sarà che Pillon ama negare la verità, ma sbraitare che la censura non sarebbe sufficiente perché lui non vuole che sia concesso diritto di parola a chi non la pensa come Putin o Orban pare sintomo di una ideologia dittatoriale.
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