Pillon cavalca il suo odio verso i palestinesi per assolvere i saluti fascisti dei giovani meloniani

Il leghista Pillon non dice "vergogna" per un vicepremier che promuove sui social un'attrice porno che che propone bestemmie in cambio di soldi. Sostiene che a vergognarsi dovrebbe essere una scrittrice di Gaza che osa protestare contro i suoi amici Israeliani che sparano sui bambini e sui civili.
Ed è alquanto assurdo tiri fuori i saluti romani dei giovani di Fratelli d'Italia, mettendo sullo stesso piano lo sfogo di una sinologa persona alle organizzazioni di un partito di governo:

Non meno opinabile è che citi l'hate speech, dato che Pillon si dice fiero di aver affossato una legge contro i reati d'odio andando in giro a sostenere che i rati d'odio fossero "libertà di espressione". Ma d'altronde sono settimane che lui cerca di sostenere che l'antisemitismo vada usato come falsa accusa a chi non sostiene il genocidio dei palestinesi da parte dei suoi amici isdraeliani.

Sarà che lui detesta i mussulmani e non pare avere troppi problemi con i fascisti, ma pare umiliante per i suoi seguaci il fatto che lui paia ritenere che non siano in grado di comprendere la differenza tra l'opinione di un singolo e l'operato dei rappresentanti divun partito politico, che peraltro pare sapesse molto bene cosa avvenisse in quei circoli:

A proposito, avete notato gome tutti i messaggi di Pillon diano sempre vontro qualcuno e mai per qualcosa?


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