Porro insulta la senatrice Segre in difesa delle chat antisemite dei giovani di Fratelli d'Italia


Con tutto il rispetto, ci pare che Nicola Porro non sappia cosa sia il rispetto. Infatti se già pare aberrante trovarlo a negare la gravità delle chat antisemite dei giovani metoniani, vederlo urlare ad una sopravvissuta all'olocausto che lui vorrebbe insegnargli cosa sia l'antisemitismo ha dell'osceno:



L'articolo, a firma di Nicola Porro, inizia dicendo che la cattiva giornalista di Fanpage avrebbe «carpito» gli inneggiamenti a Hitler e Mussolini dei poveri «ragazzini di Fratelli d’Italia». Poi chiarisce che lui non avrebbe problemi con loro perché «il vero antisemitismo non è quello ripreso dalle telecamere nascoste di Fanpage. Quello vero, è quello alla luce del sole e dichiarato da Mélenchon in Francia per cui però nessuno si indigna. Da una parte abbiamo un partito dichiaratamente antisemita, mentre dall’altra ci sono quattro ragazzini espulsi dal partito».

Premesso che non basta espellere gli antisemiti senza cercare le cause della tolleranza che per mesi li ha visto accettati e coccolati dai senatori di quel partito, che dovrebbe c'entrare il suo odio per i francesi con un'inchiesta mille chat antisemite di un partito italiano?
A quel Punto, Porro inizia a sostenere che andrebbe ritenuto antisemita chi non concorda con lui sulla bontà dei bombardamenti israeliani sui civili di Gaza, anche se è ovvio a chiunque abbia un cervello che la religione non c'entra nulla con le critiche ad un massacro:

Torniamo all’intervista della senatrice Segre. Quello che riesce a dire è che c’è un “allarme antisemitismo” e che “sarà cacciata ancora dal paese”. Allora cara senatrice Segre, se lo faccio dire con l’affetto di un filo-israeliano che si è preso tanti di quegli insulti da quelli che non la pensano come me, anche nelle mie zuppe. Il problema sarebbero quei due ragazzini rincoglioniti di Fratelli d’Italia o le manifestazioni filo islamiste coccolate da tutti i giornali italiani?

Il fatto che Porro sostenga fra le righe che i bambini di Gaza meriterebbero di essere uccisi perché islamici non migliora certamente la sua posizione. Infatti non è chiaro perché lui citi la religione come pretesto per attaccare chi sostiene la Palestina. Ed è molto scorretto anche cerchi di sostenere che la Palestina dovrebbe essere associata ad Hamas, anche se è evidente che quella associazione sia una mistificazione della propaganda di destra:

Il problema sono quei due ragazzini o sono tutti quanti i pro-Hamas che vanno nelle televisioni a rompere le balle sul diritto alla difesa e sul fatto che Israele avrebbe attaccato in maniera sproporzionata la Palestina e starebbe facendo un genocidio?

Premesso che il suo sostenere che sarebbero solo «due ragazzini» i responsabili di concerti clandestini con miglia ai partecipanti che ballano davanti a band nazi-rock pare molto opinabile, non si capisce perché lui non voglia che si chiami "genocidio" la sistematica uccisione dei palestinesi da parte di Israele. Ed è forse perché a corto di argomentazioni che Porro ricorrere alle sue solite parolacce, forse sapendo bene che dire parolacce piace all'elettore di destra:

E poi ancora: il problema sono quei due ragazzini o il presidente dell’ONU Guterres che ha detto che gli israeliani se la sono cercata? No, me lo spieghi cara senatrice Segre. Perché se le cose sono così, vuole dire che lei non avrà minimamente il consenso di una persona che pensa che Israele si difenda non con le cazzate, ma con il principio sano e giusto per cui quel Paese deve vivere e quindi si deve difendere dagli attacchi interni e delle teste di m****. Sì, proprio quelle teste di m**** che sono anche in questo paese da anni e su cui lei, cara senatrice Segre, ha fatto pippa.

Ci spiace per Porro, ma il suo citare cose a caso non cancella la gravità di quelle oscene chat antisemite, qui quelle braccia tese e di tutte quelle altre amenità che abbiamo visto nelle immagini di Fancpage. E non basta insultare chi è sopravvissuto all'Olocausto che si otterrà la ragione.
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