Secondo Jacopo Coghe, non ritenere uomini le donne nate con la vagina sarebbe "patriarcato arcobaleno"


L'Italia populista pare un girone infernale in cui gli estremisti ci condannano a subire le loro sterili polemiche quotidiane. Dopo gironi passati ad urlare che a loro Dionisio pareva Gesù (perché sarebbe ovvio che un uomo con dell'uva in testa dovesse rappresentare un'offesa ai "cristiani" che esultano ogni volta che un migrante affoga nel Mediterraneo), è sempre su invito di Salvini che da giorni la Lega chiede che un'atleta da loro ritenuta trans sia esclusa dalle olimpiadi perché loro vorrebbero negarle il diritto all'esistenza.

Jacopo Coghe, in qualità di rappresentante dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, ha fatto anche di peggio, arrivando ad irridere le donne vittima id violenza per fini prettamente ideologici finalizzati alla promozione della discriminazione:



Premesso che quell'altea non è trans, ma è nata con una vagina ed ha semplicemente livelli di testosterone più alti, appare imbarazzante che Coghe parli di un "uomo". E non meno violento è il suo pretendere che gli altri dicano quello che vuole lui, nonostante appaia a dir poco folle il suo parlare di "patriarcato arcobaleno".
Ma lo sa che cos'è il patriarcato? Oppure pensa che irridere chi subisce le violenze possa compiacere il suo pubblico? E lo sa che quell'atleta ha già partecipato anche alle scorse olimpiadi, ma nessuno l'ha molestata perché Salvini non gli ha aizzato contro i suoi hater?

Se solo volessimo abbassarci al livello degradante livello della loro propaganda, dovremmo chiederci se Jacopo Coghe non abbia niente da dire sulla pedofilia nella Chiesa o sui saluti fascisti della gioventù meloniana. Oppure potremmo chiedergli se è orgoglioso di come gli eterosessuali italiani detengano il primato mondiale per turismo sessuale. Perché se l'importante è offendere chi non odia al solo fine di istigare all'odio degli hater, ce ne sarebbs di materiale con cui attaccare l'integralismo di destra. Ma poi si arriverebbe a rendere l'Italia una latrina a cielo aperto in cui fascisti, razzisti, misogini, sessisti e xenofobi si swntano legittimati a rendere irrespirabile il clima sociale.
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