Secondo Salvini, l’attentato a Trump dimostrerebbe che non bisogna «spargere odio» contro «fascisti e razzisti»

Il ministro Salvini non ha perso tempo a speculare sul presunto attentato a Teump, sostenendo sia colpa dei democratici se un repubblicano avrebbe sparato al suo candidato favorito.
Intervenendo al Tg1, il leader leghista ha dichiarato: «Spero che questo serva a qualcuno che semina parole di odio contro le destre, contro i fascisti i razzisti. Certi toni violenti della sinistra rischiano di armare poi i deboli di mente».
Sostiene poi che la sinistra «semina parole di odio» contro chi predica razzismo e fascismo, arrivando persino a sostenere che a causare un clima inaccettabile sarebbe le proteste di chi si oppone alla sua decisione di intitolare l'aeroporto di Milano a un pregiudicato indagato per prostituzione minorile:


Ovviamente Salvini non ha speso parole contro chi semina odio verso i migranti, verso chi non è eterosessuale o verso chi è parte di quelle minoranze contro cui il suo partito e le destre seminano odio. Poi, è sui social che ha aggiunto:

Peccato che il ministro dei trasporti faccia finta che il presunto attentatore fosse iscritto al partito repubblicano, ossia un elettore di Trump:

Interessante è osservare come gli "eroi" di Salvini siano Bolsonaro o Fico. E se Trump dovesse vincere come lui auspica, è facile prevedere che spazzerà via ogni presidio dello stato di diritti, distruggerà ogni progresso sociale nel campo dei diritti, porterà al collasso la democrazia americana e abbandonerà gli alleati occidentali.


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