Alessia Carini si presta alla propaganda di Giorgia Meloni: «L'ho trovata come una mamma»


Tutto quello che era stato detto di lei era falso: Imane Khelif non è un uomo, non è una persona transessuale e non ha nemmeno cromosomi XY. E neppure è un'atleta invincibile come vorrebbe farci credere la destra, dato che tantissime donne l'anno battuta senza troppe storie.
L'impressione è che Angela Carini non abbia neppure provato ad affrontare Imane Khelif. È salita sul ring, si è prestata alla propaganda delle destre populiste ed scappata piangendo davanti ad una avversaria che non ha manco provato a sfidare. Però è stata molto solerte nel correre davanti alle telecamere del Tg1 a prestarsi alla propaganda di Giorgia Meloni.

Ai microfono di TeleMeloini, ha dichiarato:

Ho incontrato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l’ho trovata come una mamma quando incontra una figlia. Si è immedesimata subito in me e mi ha accolta come una figlia. Mi ha guardato negli occhi e mi ha detto ‘non mollare perché oggi tutto questo non dipendeva da te, credi nei tuoi sogni’ e questo mi ha dato una grande forza.

L'intervista è stata dir poco vergognosa, creata unicamente per farci sapere che lei sostiene Giorgia Meloni. E neppure si capisce perché la presidente del consiglio le avrebbe detto che sarebbe colpa di altri se lei ha deciso di non confrontarsi con un'atleta che tante sue colleghe hanno tranquillamente battuto.


Pilato ha perso la medaglia di ed è stata pubblicamente umiliata perché contenta della sua prestazione. Carini si è ritirata da una competizione e viene istituzionalmente consolata perché comunque la gara "non era alla pari". Per la destra italiana non esiste tregua olimpica
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