I discorsi da bar di Francesca Donato davanti a temi seri come l'iperandroginismo e l'intesessualità


Se è probabile che una no-vax come Francesca Donato possa preferire le fake-news diffuse dalla screditata organizzazione del patriarca russo finanziato da Gazprom piuttosto che ai genetisti di mezzo mondo e ai medici del Cio, ma resta davvero squallido voglia fare disinformazione sulle pelle delle donne intersex cercando di far leva sul populismo.
Parlare in maniera tanto semplicistica di genetica non le fa onore. E non parrebbe farle onore neppure il voler tirare in ballo un fantomatico "patriarcato arcobaleno" davanti a due donne rese vittime delle loro molestie, incurante di come peraltro nulla abbiano a che fare con le persone lgbt nonostante i russi abbiano goffamente cercato di creare quel falso accostamento:



Quindi Pillon sarebbe maschione al 100% e la femminilità delle atlete andrebbe calcolata sulla base di quanto la signora Donalo le reputa mascoline dal punto di vista estetico?

La Donato pare inoltre ignorare i fatti. Nata nel 1999 a Tiaret, in Algeria, Imane Khelif ha praticato la boxe da quando era bambina e ha sempre gareggiato nelle categorie femminili. Lo ha fatto ai Campionati mondiali di pugilato femminile a New Delhi nel 2018 (dove si è classificata al 17° posto), in Russia l'anno successivo e alle olimpiadi di Tokyo 2020, dove è giunta ai quarti di finale. Infine ai Mondiali femminili del 2022 a Istanbul è arrivata seconda. Ma nel 2023, il patriarca che gestisce l'Iba ha deciso di squalificarla sulla base di un presunto test di idoneità di genere, che avrebbe riscontrato in lei il cromosoma XY. Il presidente dell'Iba, Umar Kremlev, riferendosi a lei e alla taiwanese Yu-Ting, in una situazione simile, aveva dichiarato che “stavano cercando di ingannare le loro colleghe e di fingere di essere donne".
A Parigi 2024, Khelif e Yu-Ting sono state ammesse alle competizioni di pugilato olimpico dopo che la Boxing Unit ha assicurato che tutti gli atleti e le atlete che partecipano al torneo di pugilato dei Giochi “rispettano le norme di ammissibilità e di iscrizione alla competizione nonché tutte le norme mediche", che comprende anche l'opportuna dimostrazione di certificati medici timbrati e verificati almeno a tre mesi prima dell'inizio delle gare.
Ed è vergognoso che la destra abbia creato una polemica su temi molto seri come l'iperandroginismo (cioè la produzione eccessiva di testosterone da parte di corpi femminili) e sull'intersessualità (che riguarda chi nasce mostrando caratteristiche sessuali primarie e secondari) con discorsi da bar. Ed è vergognoso che la signora Donato insista in quella superficialità.
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