I giornali di Angelucci celebrano la loro Angela Carini

Angela Carini è ormai il nuovo idolo degli hater di destra, perché ha scelto di non confrontarsi con Imane Khelif e di aiutarli a sostenere le fake-news russe diffuse da Salvini contro l'avversaria.
Gianluigi Paragone la elogia oggi sulle pagine de Il Tempo, ossia il quotidiano di Angelucci che nominò Mussolini come loro uomo dell'anno:

Evitando di chiarire che quei soldi sarebbero arrivati da patriarchi russi vicino a Putin, scrivono:

Angela Carini si è dimostrata ancora una volta una grande atleta e una professionista seria, corretta. E questo basta per mettere tutti a tacere una volta per sempre, soprattutto coloro che in queste ore stavano facendo congetture pessime quasi a volerla screditare come atleta, come militare e come donna. Angela Carini ha rifiutato il premio che la Iba (International Boxing Association) l’ente che gestisce il pugilato dilettantistico, voleva assegnarle dopo il match con l’algerina Imane Khelif con una motivazione assai opinabile. Per decisione del presidente Umar Kremlev, la Iba aveva deciso di assegnare il suo premio alla pugile italiana «come se fosse diventata campionessa olimpica». Si trattava di un bel gruzzoletto di soldi che Angela, per decisione personale, rifiuterà.

Iniziano a dire che la Carini non ha perso, perché loro sostengono la tuffa dell'atleta donna che andrebbe ritenuta "maschio" e che sarebbe imbattibile anche se battuta da tante donne:

Una scelta che speravamo prendesse perché i premi si conquistano sul campo e, sul ring di Parigi, la Carini non ha vinto. Che è diverso da «ha perso», che pure è stato il verdetto di quell’incontro che ha diviso non solo l’ambiente olimpico, ma anche quello politico. La Carini si era ritirata dopo un colpo purtroppo ben assestato carico, a nostro giudizio, di un surplus di potenza muscolare.

Sostenuto che chi ha perso avrebbe vinto, il giornale di Angelucci si affretta a sottolineare che l'avversaria sia mussulmana, quasi come se ciò dovesse screditarla:

Khelif parla solo coi media algerini: Ingiusti con me ma io ho Allah
Khelif parla solo coi media algerini: "Ingiusti con me ma io ho Allah"

Insomma, da un sentito sfogo contro il bullismo subito, loro avrebbero sentito solo la parola "Allah";

D'altronde l'odio religioso fa sempre presa sul loro elettorato razzista:

Insomma, o sei una donna ritenuta carina che mette in mostra le tette come le prostitute pagate da Teump, o sei vittima del loro odio.


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