Il leghista Sasso invoca più razzismo

Il leghista Rossano Sasso pare non aver capito che il suo amato Salvini è sotto processo per l'accusa di sequestro di persona e omissione d'atti d'ufficio, non certamente per aver "chiuso i porti". E forse non sa che sostenere che le persone andrebbero giudicate sulla base della loro religione e non della loro condotta è razzismo anche se lui lo nega.
Sostenendo la solita frottola della fantomatica "invasione" e urlando che chi è leghista dovrebbe sentirsi legittimato ad odiare il prossimo suo in violazione die principi enunciato nell'articolo 3 della costituzione, scrive:

Non è chiaro perché dica che bisognerebbe odiare i mussulmani per l'inglese cristiano che avrebbe ucciso tre bambine, come non è chiaro dove veda un attentato al giorno. Più chiaro è il suo essere dalla parte dell'estrema destra di Orban e Le Pen nella promozione del razzismo, dell'intolleranza e della ideologia populista.
Resta il fatto che l'ultimo attentato terroristico registrato in Italia è stato ad opera di Luca Traini, candidato con la Lega alle elezioni comunali di Corridonia del 2017.


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