Il pastore Carollo attacca Imane Khelif, inventandosi che "per anni è stata in competizioni maschili". Ovviamente non è vero


Imane Khelif è una donna, nata donna, che in in quanto donna, ha da sempre gareggiato con altre donne, peraltro collezionando anche una serie sconfitte che testimoniano che non è certamente imbattibile e che appare in profonda malafede chi la attacca per una patologia che le provoca una produzione eccessiva di testosterone.
Alle scorse olimpiadi è stata battuta ai quarti di finale da un'atleta islandese, senza che nessuno ne facesse un caso di stato. Ma quest'anno tutto è cambiato perché Salvini ha rispolverato una vecchia bufala ideata dall'estrema destra spagnola e ha cercato di fomentare gli intolleranti contro di lei dicendo che fosse una transessuale (anche se non era vero).Tanto ha acceso le polemiche dei filo-russi, dei gruppi forzanovisti e di tutto quel solito plotone di hater che trascorrono le loro giornate a cercare di rendere il mondo un posto peggiore di come potrebbe essere.

In questo contesto, il pastore Carollo ha prontamente deciso di spalleggiare i gruppi di estrema destra e ha cercato di attaccare l'atleta algerina, arrivando persino ad inventarsi menzogne che gridano vendetta al cospetto di Dio. Perché dire che "per anni è stata in competizioni maschili" è una bugia grande come una casa.
Eppure lui dice che di essene certo, arrivando persino sa inventarsi dei dettagli inesistenti. Ad esempio, afferma che qualcuno la avrebbe rifiutata dalle competizioni femminili. Ma non può essere accaduto, dato che l'atleta non mai gareggiato con altri uomini ed ha sempre gareggiato in tornei femminili. E non pare abbia senso neppure il suo tirare in ballo la madre della Khelif, dato che a dirci che è donna a tutti gli effetti sono gli atti di nascita, i suoi documenti e i medici olimpici che l'hanno visitata:



Poiché il pastore Carollo è solito sostenere tutto ciò che la propaganda di destra gli dice di dire, ha dedicato numerosi messaggi al tentativo di istigare i suoi proseliti contro l'atleta algerina, ovviamente tentando si sostenere che la Carini (che lui chiama "Angela" manco fosse sua sorella) si sarebbe ritirata perché nessuno avrebbe potuto sconfiggere quell'avversaria che molte altre donne hanno tranquillamente sconfitto.
Non meno discutibile è la violenza ideologica che porta l'evangelico a definire "uomo" una donna nata donna. Perché già si sarebbe stato deprecabile usare quel termine contro una donna trans, ora pare che non gli vadano più bene neppure le donne nate con una vagina. Di questo passo, tra un po' dirà che va ritenuto sbagliato chiunque non sia lui stesso...
E per chiarire l'evidente odio che parrebbe nutrire verso la libertà di pensiero, insulta chi osa dissentire dal suo pensiero unico, definendolo "idiota".



Tra i commenti, i suoi proseliti ci fanno capire che loro stanno parlando di cose che neppure conoscono. Perché sarà che per anni sono stati indottrinati alla propaganda transfobia dell'estrema destra, ma citare gli slogan coniati contro le donne trans non operate per attaccare una donna nata donna pare oltre il ridicolo:



E non va meglio quando il pastore ricompensa con un cuoricino un suo proselito che definisce "travone" una donna nata donna contro cui Carollo ha aizzato i suoi proseliti:



Dato che le loro polemiche hanno tutte finalità propagandistiche, il pastore si lanci anche nel sostenere che la sua Meloni sarebbe stata votata per garantire ingiuste discriminazioni. Ed è davvero deprecabile che il pastore insita nel diffondere la bufala della donna "trans", inserendo quel termine fra i tag anche se persino i leghisti hanno ormai smesso di cercare di sostenere quella falsità:



Tra i commenti, arrivano i soliti insulti di quell'Andra Vani che gioca in una squadra di basket di , il quale ci definisce "dementi". E come come prassi, ottiene il plauso di quel loro pastore che sempre elogia chi ci insulta o chi offende le persone contro cui lui li ha aizzati:





Quindi come funziona? O la pensi come loro o loro ti insultano e ti incitano contro persone che preferiscono le offese alle argomentazioni?
Perché se il signor Vani si diverte a storpiare il nostro nome, a parlare al al femminile dei gay o a dare del "demente" a chi difende un'atleta dalle loro violenze, l'impressione è che questa gente non abbia alcuna argomentazione a sostegno delle loro pretese discriminatorie.

Poi, mischiando pregiudizio e religione, il pastore inizia a sostenere che lui combatterebbe chi contrasta la discriminazione perché avrebbe deciso che il mondo è malato e ha bisogno che tutti siano costretti tutti a pensarla come lui.
In quella sua squallida propensione agli insulti, cerca persino di spaventare gli omofobi dicendo che "oggi è capitato ad Angela, domani potrebbe a capitare a tua figlia che nello spogliatoio si ritrova Wladimir". Probabilmente il riferimento è a Luxuria, anche se non è chiaro quale dovrebbe essere il nesso.



Il riferimento finale parrebbe rappresentare i soliti insulti che lui ama rivolgere a Gayburg, veicolati attraverso la sua deprecabile abitudine ad usare la religione come strumento d'insulto. E lo saprà che se ci tocca parlare di lui così spesso è solo perché non c'è giorno in cui lui non si lanci in un violento attacco contro le persone lgbt?

Su invito del pastore, altri suoi proseliti ci insultano per aver raccontato la verità sull'atleta che Carollo diffama con la sua falsa testimonianza:



Ed è quasi comico che, messo davanti alla verità, il pastore lanci accuse di "doping" e dica che lui è pronto a incitare i suoi contro una atleta donna perché "dicono che":



Quindi lui la insulta per fare branco con quel fantomatico "mezzo mondo" che lui sostiene stia molestando una atleta che vorrebbero punire per la sua patologia?
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