Il pastore Carollo sceglie di predicare la parola degli oligarchi russi contro Imane Khelif e Yu Thing Lin


Dopo aver predicato Giorgia Meloni e il generale Vannacci, il pastore evangelico Luigi Carollo si è messo ora a predicare anche la parola dei patriarchi russi.
Infatti l'Iba, da lui elogiata per i soldi offerti ad Angela Carini come ricompensa per il suo ritiro, è una società di proprietà di un patriarca russo molto vicino a Vladimir Putin. E dato che la Russia cerca di attrarre il favore dei neofascisti facendo vanto del loro razzismo, della omofobia e delle discriminazioni, non pare difficile difficile comprendere che quello in corso sia uno contro più politico che sportivo. Ma l'evangelico pare convinto che l'odio russo dovrebbe valere più della realtà scientifica, lo troviamo a rilancia le fake-news con cui gli oligarchi di Putin stanno aizzando i neofascisti di mezzo mondo contro due atlete donne che loro spacciano per fantomatici "uomini". E pare al limite del patetico trovarli a sostenere che una donna, battuta alle olimpiadi di Tokyo da un'altra donna, sarebbe capace persino di "uccidere":



Evidentemente il signor Carollo è sordo agli appelli di Khelif riguardo ai danni del bullismo. E per uccidere qualcuno non serve salire sul ring, basta promuovere una discriminazione che possa spingere le sue vittime al suicidio.
Già in passato Carollo si fece promotore di forme di intolleranza che la statistica indica come causa di numerosi suicidi, invitando i genitori omofobi a non accettare figli gay.
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