Il Secolo d'Italia aizza i suoi hater contro Elodie, ritenuta rea di non essere meloniana


L'odio delle destra pare ormai fuori controllo. In quella loro misogina che porta la loro leader a chiedere di essere definita al maschile, il Secolo d'Italia attacca Elodie manco ritenesse che la massima aspirazione della donna dovrebbe essere quella di posare per un calendario sexy in stile Hoara Borselli:



A firmare l'articolo è una donna di nome Luisa Perri, evidentemente mostro astiosa verso la libertà di donne che decidono di essere libere con il loro corpo. Ed è con toni offensivi che scrive:

Leggendo stamattina l’intervista a Repubblica di Elodie da Miami, non si capisce se la cantante romana debba presentare il super sexy calendario Pirelli o la candidatura alla segreteria del Pd. Parla appunto come una Elly Schlein de noantri, con qualche orpello dialettico in meno, non avendo studiato nei college in Svizzera. Ma con tono decisamente più pop. O, per peggio dire, più trash.

Dato che la signora Perri non accetta che qualcuno possa criticare quella sua meloni che usava video di stupri per la sua campagna elettorale, scrive:

Elodie dice quello che Repubblica si aspettava. Un attacco totale al governo e a Giorgia Meloni. Un film già visto. Il calendario più ambito e il meglio retribuito per un personaggio dello spettacolo.

Non manca un attacco a chi non ha gradito il bullismo di donna Meloni verso Imene Khelif:

Poi il sermone già scritto e stucchevole. “Se ci spostiamo a destra, guardando l’Italia, le donne non sono libere neppure di girare come vogliono. Ciò viene deciso da altri uomini, e ci fa capire quanto la femminilità sia ancora scabrosa”. Evidentemente Elodie da tempo non prende i mezzi pubblici nella Capitale perché, soprattutto in questo periodo di agosto, le persone (donne e uomini) vanno in giro svestite come su una spiaggia di Capocotta (o di Miami). Insomma, le donne costrette a rimanere vestite forse le avrà viste a Dubai o in qualche periferia italiana multietnica a maggioranza islamica, ma non è l’unica bizzarra frase buttata alla rinfusa.

Insomma, donna Perri cerca di dire ai suoi lettori cosa cosa dovrebbero pensare dato che lei si propone come quella che avrebbe la verità in tasca perché fan di donna Meloni. Ed ovviamente dice che essere per i diritti umani o non discriminare sarebbe un affronto al potere della sua leader:

Al giornalista di Repubblica sciorina una serie di dichiarazioni anti-governative che sono miele per i lettori del quotidiano: “Non ho simpatia per questo governo, perché per me la libertà è sinonimo di felicità”, “è evidente il problema dei diritti acquisiti, ma minacciati. Attaccando i gay, o l’aborto, si attacca la libertà. La cosa per cui soffro di più è che sia una donna a farlo. Come può non accorgersi di lavorare per gli interessi degli uomini? È un atteggiamento imperdonabile. Non si può toccare la libertà di scelta. Il nostro è un Paese democratico, dovremmo ricordarcelo sempre”.

La signora Perri propone olio di ricino per chi non inneggia alla sua leader? Oppure siamo un paese libero ed Elodie ha diritto a esprimere le sue oidee senza essere insultata e offesa da una signora pagata dall'estrema destra?
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