La Meloni corre a sfruttare la Carini a fini di propaganda transfobica


Il signor presidente Giorgia Meloni, che è donna ma vuole essere chiamata uomo, sostiene che l'atleta Imane Khelif andrebbe considerata uomo anche se donna. E pazienza se quella tesi è basata unicamente sul pregiudizio, strumentalizzare lo spore e il nazionalismo per promuovere un sentimento cieco transofobico è più di quanto avrebbero potuto sperare.

Considerando che Imane Khelif è stata tranquillamente battuta alla scorse olimpiadi e considerando che il suo essere 17a nel ranking mondiale significa che sa picchiare bene ma almeno 16 donne picchiano più di lei, la Meloni sostiene che l'incontro andrebbe considerato impari. E chissà perché sarebbe impari combattere con una persona che altre donne hanno battuto senza problemi.

Allegando il selfie promozionale che la signora Meloni è corsa a confezionare, il signor presidente scrive:



Se la Carini avesse dovuto affrontare le donne che hanno tranquillamente battuto la sua sfidante, la Meloni che avrebbe detto? E perché non ha protestato quando nel 2021 la Khelif aveva gareggiato con Alessia Mesiano in Ungheria? E che ci dice di come anche la britannica Amy Broadhurst sia uscita vincitrice in Turchia?
Non pensa che sia infantile dire che quando si perdere è sempre colpa degli altri?
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