La presunta endocrinologa di Porro che emana diagnosi senza manco aver letto le cartelle cliniche
Nicola Porro ci spiega che una presunta endocrinologa si sarebbe sentita in dovere di sostenere le teorie dell'organizzazione russa finanziata da Gazprom che ha cercato di spacciare Imane Khelif per una donna trans. Così, senza avere accesso accesso alle cartelle cliniche della Khelif e senza averla mai potuto visitare, avrebbe preso carta e penna per scrivere a Porro per dirgli che lei ha deciso che avrebbe ragione Putin:
La lettera è firmata cos': "Un medico vecchio zuppista Adriana Loglio". Ovviamente la dottoressa si presenta al maschile perché si sa che il femminile va bene solo quando si parla delle prostitute di Trump. E anche nel titolo l'endocrinologa si definisce "un endocrinologo", quasi volesse chiarire sin da subito che lei non è una sostenitrice del linguaggio inclusivo:
Su Internet pare impossibile reperire informazioni su una endocrinologa con quel nome, ma evidentemente a Porro è bastato che sostenesse quello che a lui faceva più comodo per decidere di proporla come una voce che andrebbe ascoltata da chiunque voglia più discriminazioni.