Le toghe nere condannano Bersani per aver criticato Vannacci


Le toghe nere hanno colpito ancora. Dopo aver deciso che il saluto fascista non costituirebbe reato, hanno sancito che sia fatto divieto porre domande perché Vannacci si sentirebbe offeso da chi contesta il suo dire che i gay sarebbero anormali.
In particolare, il leghista ha querelato Bersani per aver posto una semplice domanda sul suo libercoletto xenofobo e omofobo: “Io ho letto solo i sommari. Quando leggi quelle robe lì pensi: sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni, facciamo un grandissimo bar, il bar Italia. Mi resta una domanda: se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile dare del cogl.. a un generale?”. Nel mondo al contrario di Giorgia Meloni, quella domanda rappresenterebbe reato penale, come si affretta ad annunciare il giornale di Fratelli d'Italia:



Nell'Italia di Salvini e di Meloni esiste ancira la libertà di parola o esiste solo una presunta "libertà" alla diffusione di fake-news gradite alle destre che viene rivendicata da Salvini?
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