L'estrema destra all'attacco del Toscana Pride

A pochi giorni dal Toscana Pride, i neofascisti della "Rete dei patrioti" ha affisso per le strade osceni manifesti omofobi con scritto “Stop gay pride, Lucca non vi vuole”.
In un comunicato, l’associazione neofascista definisce il pride una “pagliacciata” che dicono offenderebbe la comunità religiosa locale:

Sabato 7 settembre Lucca ospiterà la sfilata del gay pride che gli organizzatori avrebbero voluto tenere in concomitanza con la processione del Volto Santo sfidando la tradizione e la devozione popolare dei lucchesi. Crediamo che la risposta migliore a questa becera provocazione sia proprio partecipare alla processione con orgoglio e solennità, per dimostrare che la vera identità di Lucca è legata alla sua tradizione religiosa, alla sua arte sacra e alle sue numerose chiese che testimoniano la forza della fede che il popolo lucchese ha dimostrato nei secoli e che ancora oggi danno lustro alla città e attraggono turisti. Per questo motivo, noi della Rete dei Patrioti, saremo presenti alla processione del Volto Santo e chiediamo a tutti i lucchesi che non si riconoscono nella pagliacciata del gay pride, di partecipare numerosi: la bellezza e la solennità della tradizione saranno la risposta più eloquente alla volgarità e al cattivo gusto di una manifestazione ridicola.

Insomma, per loro la religione è un pretesto per istigare odio e discriminazione. E pazienza se la data non ha nessi con la processione che tanto starebbe a cuore a quei signori che festeggiano ogni volta che dei bambini affogano in mare: per loro è importante usare la religione contro chiunque non sia neofascista, razzista o xenofobo.


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