Max Del Papa continua a denigrare la Egonu


Volevate forse che Max Del Papa non desse libero sfogo al suo razzismo in uno sconclusionato attacco a Pala Egonu? E volevate forse che non citasse il fantomatico "woke" per far felice quel chetainomane amico di Salvini che ha cercato di scatenare una guerra civile in Inghilterra? E neppure potevate sperare che la smettesse di molestare Imane Khelif, urlando che lui non è disposto a concedere rispetto umano...
In quell'evidente degrado di una destra populista che cerca di campare sull'odio, è in un evidente vandalismo della cultura occidentale che il dipendente di Porro ci ha propinato la solita schifezza incentrata su un populismo da quattro soldi:



Nel suo cosiddetto "articolo", Max Del Papa scrive:

A proposito di razzismo, di controrazzismo woke. Avendo io avanzato una riflessione sull’inevitabile furia retorica con cui sarebbe stato accolto il trionfo della pallavolo femminile, sono stato subito accusato di non avere argomenti: poche ore dopo, i risultati, denunciati anche nella Zuppa, li può constatare chiunque partendo dall’iconografia: le foto contemplano chirurgicamente le due atlete di colore, delle quali si magnifica una inclusione strampalata, visto che sono native, e “Vannacci suca”, “la sconfitta di Giorgia Meloni”, la nazionale multietnica “che nessuno può contestare” e difatti nessuno si sogna perché a nessuno importa, perché fa troppo caldo per stabilire il sesso degli angeli, dei pugili e della provenienza di atleti di sfumature diverse ma regolarmente indigeni.

Insomma, Max Del Papa pare dare fastidio che nelle foto ci fossero due atlete di colore, definite "indigene" manco pensasse che chi non bianco vada trattato come se venisse dal Burundi. Ed ovviamente nega che il colore della pelle sia un problema per i razzisti, anche se il suo articolo basterebbe a mostrare che a lui parrebbe interessare solo quello. E forse non lo sa, ma quel Vannacci che veniva promosso dal suo Nicola Porro ha pure fatto soldi venendo un libro in cui sosteneva che chi non ha la pelle bianca non meriterebbe di rappresentare l'Italia...
Gli si potrebbe poi spiegare che Imane Khelif è una donna, quindi citare gli angeli per aizzare i filo-russi a perseverare nel loro bullismo non è cosa buona.
Commenti