Pillon si mette ad usare le app di dating per dare la caccia agli scout gay?


Il leghista Simone Pillon non ha mai apprezzato gli scout dell'Agesci, accusati dai gruppi forzanovisti di non essere omofobi quanto quei giovani meloniani che inneggiano a Mussolini durante i loro raduni. E così, cita un sito di integralisti per ribadire che a lui non sta bene che i cattolici possano essere gay. Possono essere accusati di prostituzione minorile come Berlusconi, possono corrompere prostitute come Trump, possono agevolare la diffusione di materiale pedopornografico come Durov, ma l'importante è che fa sesso con persone del sesso che piace a Putin.
Così, nella sua narrazione ideologica ed omofoba, un'app per incontri come Grindr diventa "app di sesso gay". Ed ovviamente farfallino1971 urla che loro avrebbero trovato un utente chiamato "culetto sodo" da dare in pasto ai suoi hater:



Non è chiaro se Pillon metta uno screenshot in cui indica "amante dei cani" tra gli interessi per convincere i suoi hater che gli scout gay farebbero sesso con animali. Di certo, cita un sito di istigazione all'odio che ha pubblicato un titolo come questo:



Forse solo Pillon avrebbe trovato interessante l'odio di chi parla di "scandalo sodomia". Ed è da voltastomaco trovarli a scrivere:

Ci hanno segnalato due circostanze gravissime, tra loro connesse ed entrambe faccia della stessa medaglia che prende il nome di lassismo dottrinale e il cognome di relativismo secolarizzato e che porta purtroppo alla sodomia praticata, addirittura tra adolescenti e giovani (in teoria cattolici).
La prima é questa: durante la route un capo scout (in teoria cattolico) ha aperto (su Telegram) un gruppo di incontri lgtbqia+ per scout gay di età 18/30, pubblicizzato (vergogna nella vergogna) sulla più nota app di incontri esclusivamente di natura sessuale per gay (non certo per discorrere del tempo). App su cui (terza vergogna) sono per altro presenti molti scout (in teoria cattolici) che si sono registrati proprio con la sigla RN24 (foto sotto).
E sì che nella pagina ufficiale si dice che ogni giorno si è “spezzato il Pane e condivido la Parola’ (non di Gesù, a quanto pare, se poi alla fine i ragazzi vanno in cerca di incontri gay self service su applicazioni promiscue e immorali, mettendoci pure la faccia e la sigla della Route, dimostrando di non aver percezione di fare una cosa sconveniente e inopportuna).
Terrificante lo slogan “promozionale” (qui sotto): “gruppo LGBTQIA+ per confronto, conoscenza e per quel che conta di più é essere una cosa sola, educare a Amore” (addirittura, diabolicamente, citando Genesi 2, 24).
Ma un tempo gli educatori cattolici non insegnavano che la cosa che contava di più era salvarsi l’anima amando Gesù, seguendo i suoi comandamenti e fuggendo le occasioni prossime di peccato? Ora invece una guida/capo di 36 anni apre, propone e promuove su un gruppo per scout gay su un app di incontri gay “per essere una cosa sola”, scimmiottando l’amore sponsale?
Speriamo che qualcuno se ne accorga, lo dica al cardinal Zuppi e magarie controllino la C dalla sigla AGESCI.

Il fatto che confondano Grindr con Telegram o che si inventino la presenza di minori ad una route nazionale chiarisce la loro profonda malafede. E non meno grave è che pubblichino le immagini trafugate da un'app di incontro che vengono date in pasto a utenti selezionati per la loro omofobia.
Dopo aver sostenuto che le ostie benedette non possano essere trasportate in barattoli di plastica, ne concludono che chi la pensa come loro o come Pillon dovrebbe dichiarare guerra al Vaticano:

Ormai, come detto siamo allo sfacelo. Quando si pretende di relativizzare la dottrina e di secolarizzare il Vangelo, si ottengono questi frutti marci: preti senza più ritegno nè senso del sacro, e fedeli che, avvelenati spiritualmente da questi stessi sacerdoti, pensano che ormai la pratica sessuale omosessuale non sia più un peccato e si sentono autorizzati a ricercarla.
Ecco che per colpa di Roma e dei messaggi ambigui che da anni vengono diffusi, siamo giunti alla comprovata traviazione della gioventù. E ricordiamo che cosa promise Gesù a chi avrebbe scandalizzato i più piccoli.

In pratica, gli integralisti nostrani hanno iniziato a usare le app di incontri per dare la caccia ai gay come in Afghanistan?

Sperando di poter contribuire ad ingiuste discriminazioni, si offrono di presentare ad imprecisate "gerarchie" il materiale da loro illegalmente trafugato:



E tra i commenti precisano che loro sono al lavoro per impedire l'esistenza dei gay:



Il signor Luigi C. non prova vergogna nel mentire e nel sostenere che Grind sarebbe "un sito di incontro esclusivamente sessuali di un'ora"? E in che senso lui avrebbe deciso che serva "tolleranza zero" contro chi non è omofobo?

Non va meglio con i seguaci di Pillon, i quali tentano di sostenere che i gay sarebbero tutti pedofili:



A sostenerlo è un signore che si dichiata teumpiano e pronto ad aiutare il corruttore di prostitute a costruire muri anti-migranti.
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