Ceccardi, Tovaglieri, Borselli e Porro fanno branco contro l'altela che Salvini spaccia per "trans"


Con buona pace per Hoara Borselli e per le sue doppie punte, Imane Khelif è una donna nata donna. Sostenere che sia "un uomo" che avrebbe detto "sono donna" significa stuprare ogni deontologia per giurare il falso:



A detta della signora che si sente giornalista, se Salvini decide di diffondere una bufala ideata dai neofascisti spagnoli e si inventa che una donna andrebbe ritenuta "trans" anche se nata con vagina e utero, allora lei è pronta a giurare quella falistà. D'altronde ancora cercano di spacciare il coinvivio degli dei della cerimonia di apertura per l'ultima cenma id Leonardo, mostando che lo sfregio per la verità di cui si nutre la nefasta ideologia.
E nulla cambierebbe se si fosse davvero trattato di un'atleta trans, dato che un simile odio non sarebbe stato giustificato. Anche perché la Borselli confiderà nella stupidità die suoi lettori, ma persino un cretino capirebeb che una pugile che ha perso la metà degli incontri non è una macchina da giuerra che potrebbe uccidere gli avversari come si p inventata la ministra Roccella.

Non è abdata meglio con la leghista Tovaglieri, che pare pare non aver capito che lei non andrà alle olimpiadi e che nessun uomo la prenderà a pugni. Sul ingi ci sarà quella poliziotta che Salvini ci sta facendo odiare, la quale dovrà sfidare un'altra donna. E se è veroisimile che la Tovaglieri risulti credibile nel dichiararsi transfobica, non lo può essere in questo caso dato che sta inveendo contro una donna, nata donne e cresciuta donna:



Anche la leghista Ceccardi ha cercato di rilanciare la propaganda leghista, ripetendo a pappagallo tutti quegli slogan che probabilmente si sentià nel dovere di dire dopo essere stata ripescata da Vannacci nonostante avesse perso le elezioni:



Poiché Nicola Porro dice tutto ciò che la propaganda leghista vorrebbe che lui dicesse, non stupisce abbia incaricato quel diffamatore seriale di Max Del Papa di vomitare i suoi soliti insulti:



L'articolo è a dir poco disgustoso. Sul sito di Porro leggiamo:

Non fai in tempo a prendere atto, con sollievo, delle donne che alle olimpiadi rivendicano la loro genetica per poter gareggiare senza interferenze, che già ti devi pentire: due pugili maschi ammessi nei tornei femminili dal Cio, il comitato olimpico che è di manica larga, troppo larga rispetto alle federazioni di settore. Un tunisino e uno di Taiwan, perché la scemenza conformistica è globale, già estromessi a causa degli elevati livelli di testosterone, per farla corta in quanto maschi, totalmente, inequivocabilmente maschi. Troppo maschi.

Così "maschi" da essere nati donna, con tanto di utero. Ma Del Papa fice che lui ha deciso di inventarsi che quella donna si "autopercepirebbe" donna perché donna:

Non sono servite le polemiche degli anni scorsi con le conseguenti squalifiche di questi picchiatori uomini irragionevoli, non sono serviti i dubbi, le cautele, il senso di realtà che dovrebbe sempre prevalere: si impone la follia dell’autopercezione, io sono quello che mi credo di essere o pretendo di essere e se non mi si asseconda la metto sul nazionalismo teocratico, dico che è un boicottaggio dei poteri forti contro il mio Paese. Follia nella follia: il tunisino genderizzato sciovinista in nome dell’Islam che i travestiti li fa volare dai tetti.

Se è evidente che Del Papa voglia far leva sull'odio religioso, anche un cretino capirebbe che se in Algeria sono omofobi quanto dice lui, è evidente che degli omofobi non si farebbero rappresentare da una donna trans. Ed infatti Imane Khelif non è trans ma è donna.

Del Papa, che nulla aveva da ridire con quei manganelli con cui la polizia meloniana picchiava brutalmente gli studenti dissidenti, si inventa che in un incontro di boxe si assisterebbe ad un fantomatico pestaggio. Ed ovviamente si inventa che la donna che lui spaccia per trans sarebbe moralmente pericolosa, anche se spesso è stata picchiata dalle avversarie ed è finita col perdere l'incontro:

Ma non c’è niente da fare, con la pazzia woke non si discute, non si ragiona. A costo di danni potenzialmente micidiali. Perché passino, se proprio vogliamo adeguarci all’ipocrisia imperante, passino i barbuti, i nerboruti che corrono in vasca o sul ghiaccio del pattinaggio artistico: lì, almeno, nessuno si fa male. Ma ammettere uomini a pestarsi con donne è criminale: un cazzotto da maschio a femmina non è meno devastante se sotto il guantone c’è una manona smaltata.

Chissà se cita a casaccio il "woke" solo per scimmiottare quel Salvini che vuole rilanciare gli slogan del loro amatissimo Trump. Poi, riproponendo teorie già sostenute da Jacopo Coghe da Simone Pillon, Del Papa tenta di sostenere che un uomo che usa il suo potere per violentare le donne sarebbe cosa meno grave di permettere ad una donna di poter gareggiare con altre donne:

Vedi un po’ dove può arrivare questo mondo sconvolto, dove l’unica coerenza rimasta è di non avere coerenza (e tanto meno vergogna): le mille declinazioni, anche isteriche, per lo più isteriche, in difesa delle donne, fino alla criminalizzazione di uno sguardo o un apprezzamento, la bufera implacabile inesausta del metoo, certo vittimismo carrierista femminile che prospera su una pretesto o un commento inopportuno… e poi le mandano al macello sportivo, legalizzato, o perfino fuorilegge, contro picchiatori che vogliono ingannare la genetica.

Se anche fosse davvero un'atleta trans, Del Papa è certo che lo stupro e l'abuso sessuale siano preferibili alla mancata discriminazione di chi è vittima dell'odio di Vannacci?

Arrivando al patetico, Del Papa dice che domani l'atleta italiana verrà uccisa sul ring:

Vedi un po’ dove può arrivare questo mondo sconvolto, dove l’unica coerenza rimasta è di non avere coerenza (e tanto meno vergogna): le mille declinazioni, anche isteriche, per lo più isteriche, in difesa delle donne, fino alla criminalizzazione di uno sguardo o un apprezzamento, la bufera implacabile inesausta del metoo, certo vittimismo carrierista femminile che prospera su una pretesto o un commento inopportuno… e poi le mandano al macello sportivo, legalizzato, o perfino fuorilegge, contro picchiatori che vogliono ingannare la genetica.

Non è che Porro sta auspicando la morte dell'atleta perché un simile potrebbe essere strumentalizzato con facilità? Davvero il loro odio verso le donne e le persone trans è arrivato a tanto? A quando i primi campi di sterminio in stile nazista?


Intanto Martina Pastorelli, ossia quella signora no-vax che lavora cone vaticanista di Maurizio Belpietro, sostiene che il pugilato femminile sarebbe "violenza sulle donne". E per sostenere la sua irrisione della vera violenza sulle donne, rilancia la fake-news di Salvini sul fatto che l'atleta algerina sarebbe "trans". In che è falso, dato che si tratta di una donna nata donna, con tanto di vagina ed utero.
Ma se anche non fosse, chi è legalmente donna non andrebbe definita "uomo" solo per istigare odio e violentare la dignità umana. Eppure è con la loro tipica violenza ideologica che la signora scrive:



L'unica grave ingiustizia parrebbe essere il fatto che la Pastorelli non sia ancora stata radiata, perché una tizia che rilancia notizie false per investire ideologicamente sull’odio lgbt, soprattutto contro le persone trans.

Eppure la Pastorelli viene elogiata dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus per aver cercato di usare quell'odio tranfobico basato sulla falsa testimonianza per attaccare le opposizioni:



Esattamente, cosa dovrebbe dire la Boldrini davanti alla degradante campagna d'odio di gente che non riesce manco a capire che quell'atleta non è manco trans? Perché ogni volta urlano che gli altri dovrebbero dire quello che dicono loro?

Seguono gli attacchi di altri esponenti di estrema desta, tutti pronti a giurare il falso per attaccare una donna che loro si divertono a definire "Uomo". E dato che lo slogan ideato da Belpitero sul fantomatico "uomo" che picchierebbe una donna serve a irridere la vera violenza sulle donne e fa leva sulla pancia degli ignoranti, tutti ripetono sempre gli stessi slogan







Tutto serve a odiare le donne trans e ad odiare chi non è di destra. E poco importa la verità, dato che per loro quella smagliatura su una calza sarebbe "un testicolo" perché se l'è inventato Belpietro:



Che senso ha mettere a confronto una signora che usa una minore per la sua propaganda con un ballerino francese che aveva una smagliata sulla calza? E quando invitano gli hater di destra ad odiare chi non è di destra, Salvini non ha niente da ridire?

A dimostrazione dell'isteria e dell'odio che la destra sta cercando di fomentare, oggi il giornale di Maurizio Belpietro ha dedicato ben quattro pagine all'atleta algerina, sostenendo che vada ritenuta "uomo" anche se donna. Ha persino pubblicato una intervista a Eugenia Roccella, che da ministra alle (im)pari opportunità del governo Meloni si è inventa che «il problema di sicurezza è concreto».
Peccato che l'unico rischio concreto paia rappresentato da una destra che pretende che le loro fake-news siano ritenute vere anche se ampiamente smentite.
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