Cinzia Dal Pino ha ammazzato un uomo di origini straniere. La Lega chiede che non sia indagata per omicidio volontario
Cinzia Dal Pino è la nuova eroina delle destra. Imprenditrice e proprietaria di uno stabilimento balneare, è accusata di aver volontariamente investito un uomo che lei sostiene gli avrebbe rubato la borsetta. Alla guida del suo costoso suv, la donna è passato almeno tre volte sul corpo della sua vittima.
Ma dato che vittima era di origini straniere, il suo omicidio viene osannato dagli elettori di Salvini e Meloni:
I leghisti già invocano già la "legittima difesa", riservando onori fascisti alla donna italiana che ha deliberatamente investito uno straniero, ha messo la retromarcia per passargli sopra almeno tre volte ed poi poi scesa come se niente fosse per recuperare la borsa e andarsene.
Evidentemente i leghisti ritengono che uccidere una persona di origini straniere non sia reato. E se la Meloni caccia la polizia perché dice di non fidarsi delle forze dell'ordine, perché il razzista dovrebbe chiamare la polizia se può commettere un omicidio e fare giustizia sommaria?
L'imprenditrice ha raccontato una versione che non convince gli inquirenti: “Ero appena salita sulla mia auto quando quell’uomo ha aperto la portiera e si è preso la mia borsa. 'Lasciala o ti ammazzo', mi ha gridato, poco prima di scappare. Che dovevo fare? Pensavo che avesse un coltello".
Ma la polizia non ha trovato alcun coltello e il video che ha incastrato la donna farebbe pensare ad una vendetta premeditata. Nelle immagini si vede l’uomo che cammina sul marciapiede, lei che sterza e lo schiaccia contro la vetrina di un negozio. Poi la donna ingrana la retromarcia e lo investe altre tre volte. Infine, dopo averlo centrato mentre era carponi a terra, è scesa, ha recuperato la borsa, ha fatto retromarcia e si è allontanata.
Chissà la tesi del coltello è stata suggerita dalla propaganda di desta degli ultimi giorni. Ora gli agenti stanno cercando di capire se a bordo del Suv ci fosse anche un’altra persona oltre alla balneare.
La Lega ha chiesto che la donna non sia indagata per omicidio volontario. Ed il vicesegretario Andrea Crippa dichiara che “la magistratura deve assolutamente tener conto del contesto, della situazione molto particolare e della paura che certamente questa signora aveva in quel momento. Tutte attenuanti che vanno ben tenute presenti. Purtroppo la totale assenza della certezza della pena e la praticamente totale assenza di fiducia degli italiani nella giustizia porta a fatti di questo tipo”. Per l’esponente del Carroccio “prima di condannare la signora va quindi valutato bene il caso e occorre riflettere sul perché di tale gesto. Che va ricercato nell’incapacità della magistratura italiana di far sentire sicuri i cittadini di questo Paese”.
Non sarà che l'incapacità far sentire sicuri i cittadini di questo Paese vada data al governo e a l leghista Paintedosi che ne è responsabile? E se il leghista non si sente sicuro, può ammazzare la gente per strada?