Mentre le stazioni cadono a pezzi e i treni viaggiano in ritardo, Salvini ripete che lui esige si dica che avrebbe "difeso i confini"
Nella Lombardia leghista, i pendolari rischiano perché le pensiline delle stazioni crollano a pezzi sui viaggiatori che attendono treni in perenne ritardo:
Eppure il ministro competente non pare preoccuparsene, toppo impegnato a dire che i giudici sarebbero malvagi e che le opposizioni gli sdarebbero fastidio. Ed è noioso continui a dire che lui esige che si dica che l'aver inutilmente ritardato lo sbarco di naufraghi sarebbe servito a "difendere i confini", dato che l'intera operazione pareva finalizzata unicamente a cercare il consenso elettorale di chi ha in odio i migranti:
Farà mai ciò per cui lo paghiamo o pensa di passare il tempo che lo separa dalla sentenza a ripetere che lui vuole che la gente sostenga che lui avrebbe "difeso i confini"?
E perché la sinistra sarebbe malvagia se auspica che chi sbaglia debba pagare, quando quello è un motto che si è inventato proprio lui? Non è forse lui quello che promette sempre di "buttare la chiave"? Oppure la sua retorica vale unicamente quando non è lui l'imputato?
Intanto i giornali di Angelucci tentano di sostenere che Salvini avrebbe "disintegrato" le opposizioni, che peraltro nulla c'entrano col processo in atto, andando da Porro a dire che lui vuole che si prenda per buona la sua linea difensiva:
Ma se avesse "disintegrato" chi mette in dubbio la sua versione, perché da ore non fa che rilanciare la sua tesi quasi sperasse che a furia di ripeterla qualcuno potrebbe persino credergli?