Perché Sangiuliano avrebbe presentato le dimissioni a meloni e non a Mattarella, dato che è lui che lo ha nominato?


Dopo la puntata di C'è posta per Giorgia trasmessa in prime time da Tele Meloni, il ministro Sangiuliano ha pianto a favore di telecamera dicendo che si scusava con la premier e con la moglie che ha cornificato.
Ma molti punti restano irrisolti. Se sostiene di aver pagato i biglietti dell'amante, non spiega chi le abbia pagato vitto e alloggio. E non neo chiaro è perché dica che Giorgia Meloni abbia respinto le sue dimissioni. Infatti le avrebbe dovute presentare a Mattarella, dato che è stato lui e non la Meloni a nominarlo. Oppure siamo già al premierato e non ce l'hanno detto?

Intanto la Boccia ha commentato l'intervista dichiarando: «Durante questa vicenda, ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni. Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità. Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo. In questo contesto, il potere ha spinto il Ministro alle dimissioni per poi respingerle, all’interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale». «Non sono io a esercitare ricatti o pressioni – ha aggiunto la Boccia -; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me. Sto difendendo la mia dignità e il mio modo di essere donna». «Sono stata ingannata, ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico».
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