Pillon tona a lamentarsi di chi ostacola le mire espansionistiche di Putin


Pare evidente che il leghista Simone Pillon nutra un profondo amore per la Russia di Putin e un incondizionato disprezzo verso l'Europa dei diritti. D'altronde tutto ci fa pensare che lui non ami le libertà individuali e preferisca chi usa i patriarchi e la religione per promuovere razzismo, omofobia e massacri.
Noncurante di come sia stato proprio il suo amato Putin ad invadere l'Ucraina con mezzi armati e a decidere di dichiarare di sua proprietà i territori occupati, scrive:



Al di là che in Russia non esiste democrazia e Putin deciderebbe in autonomia tutto ciò che vuole senza curarsi del parere del Parlamento, Pillon parrebbe sostenere che il suo amato presidente abbia ogni diritto di invadere e uccidere gli ucraini, ma loro non abbiano diritto di difendersi. Non male, visto che nei giorni scorsi assicurava che i sequestri di persona servissero a "difendere i confini" da naufraghi disarmati ed ora sostiene che i confini altrui non vadano difesi dai carri armati.
Evidentemente il confine esiste solo quando lui odia chi entra al posto di nutrire un incondizionato amore verso l'invasore. Ed è interessante osservare che Pillon cerchi di fare sempre leva sull'egoismo, spiegandoci che lui non ha problemi quando i russi ammazzano i figli degli altri perché lui è molto più interessato al suoi interessi personali.
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