Pillon torna a tessere le lodi dell'Ungheria


Nonostante sia un avvocato, il leghista Simone Pillon non pare credere al principio di presunzione di innocenza. E così, oggi dice che una donna ingiudicata andrebbe ritenuta colpevole di offesa ai neonazisti ungheresi solo perché lui ama alla follia le politiche antidemocratiche di Orban:



Nell'Ungheria che tanto piace a Pillon, i raduni neonazisti sono all'ordine del giorno e si inneggia all'assassinio degli antifascisti. Non esiste libertà di espressione e si perpetrano costanti violazioni dei diritti umano.
Ma Pillon è convinto che basti cavalcare l'odio leghista verso la Salis per assolvere chi fa sparire gli oppositori politici.
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