Resterà impunito l'omofobo che spacciava Sammy Basso per suo figlio
La passerà liscia il populista che, al fine di istigare odio contro i gay, spacciò per suo figlio Sammy Basso. Creando una fake-news finalizzata all'istigazione alla discriminazione, un tale che sui social di Elon Musk si nasconde dietro lo pseudonimo di Gioele Levi si divertì a pubblicare la fotografia del 28enne biologo, affetto da progeria, per poi scrivere: “Lui è Marco, mio figlio. È ricoverato in terapia intensiva dopo aver contratto il #vaiolodellescimmie o come viene chiamato oggi #Gayolodellescimmie. Da quando ha cominciato a frequentare la comunità Lgbt è sempre soggetto a malattie e parassiti strani. Sono devastato”.
Un post osceno, visualizzato da oltre 10.600 persone e capace di raccogliere oltre 400 “mi piace” prima che il profilo fosse cancellato. Ma, contattato dal Corriere del Veneto, Sammy Basso ha deciso di non denunciare l’autore di quella porcheria:
Avevo da poco letto quello che è successo a Renzo Rosso con una sua foto utilizzata per scopi illeciti. Nel suo caso c’entra l’intelligenza artificiale, nel mio no, ma il messaggio che passa è simile. Bisogna opporsi a chi cerca di utilizzare le foto a scopo fraudolento, ma in questo caso ho imparato a non prendermela. Ci sono rimasto male, ovvio, perché è impossibile rimanere indifferenti, ma non credo che presenterò denuncia. Ho ricevuto lo screenshot da un amico ed è veramente orribile quello che hanno fatto. Non è stato affatto piacevole vedere che è stata usata una mia foto in un momento particolarmente difficile della mia vita, quando subii un intervento al cuore. La foto è reale ed è stata rubata per far passare un messaggio omofobo, questo è veramente inaccettabile.
In assenza di leggi contro l'istigazione all'odio, è anche grazie a Simone Pillon che l'autore di una simile porcheria potrà dormire tranquillo sapendo che non subirà gli iter giudiziari che colpiscono chi critica Salvini o Pillon.
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