Salvini va per strada a raccogliere firme per la su aimpunità


Al posto di occuparsi della disastrosa situazione dei treni, il ministro Salvini ha preferito andare per le strade a distribuire volantini in cui chiede di non essere giudicato per i reati di sequestro di persona e omissione d'atti d'ufficio di cui è accusato.
Evidentemente la sua priorità è pensare a sé stesso e non certamente di occuparsi di ciò per cui gli italiani lo pagano lautamente.

In un video diffuso sui social, dice che il suo aver ritardando lo sbarco di 140 migranti avrebbe "salvato vite" e "evitato reati". Sostiene addirittura che "tanta gente di sinistra" gli esprimerebbe gratitudine per il suo propagandistico atto e che lui esige che i giudici dicano che avrebbe "difeso i confini" da dei naufraghi. Peccato sia indagato per sequestro di persona e omissione d'atti d'ufficio, non certamente perché sostiene di aver salvato l'Italia da dei disperati disarmati.
Di certo è grave vedere un ministro delle Repubblica che raccoglie firme contro la giustizia della Repubblica, in quello che pare un tradimento della costituzione italiana.
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