Salvini vuole tenere in stallo il Paese per occuparsi dei suoi problemi giudiziari?
Dato che i cittadini portati a processo da Salvini non possono andare in televisione a difendersi dalle sue accuse, perché mai lui dovrebbe avere il "diritto" di poter sostenere le sue "ragioni" a reti unificate in modo da influenzare l'opinione pubblica contro la magistratura?
A Storace si potrebbe anche ricordare che le leggi le hanno scritte i politici, tra cui un Salvini che manda in carcere per sei anni gli stupratori mentre chiede 25 anni di carcere per chi contesta le sue opere e 10 anni per i gay che hanno figli all'estero.
E se Salvini ha ogni diritto di difendersi in tribunale, il suo ruolo istituzionale lo dovrebbe vedere impegnato ad occuparsi dei treni in perenne ritardo o dei viadotti che crollano, non certamente a frigare che lui non vuole andare in carcere anche se venisse dimostrato che ha compiuto atti contrari alle nostre leggi.
Fosse certo del suo lavoro e se avesse un minimo di serietà e rispetto delle istituzioni, farebbe silenzio e seguirebbe lo sviluppo del processo senza fare commenti di sorta. Perché denigrare il lavoro della magistratura significa denigrare l'Italia. Eppure lui annuncia che i suoi rappresentanti organizzeranno gazebo contro la giustizia:
In piazza diranno che Salvini sarebbe sotto processo per aver "difeso i confini", ma la realtà è che in Aula si dibatte della sua presunta violazione delle leggi votate dal parlamento. Ed è grave che il ministro spaia disposto a lasciare in stallo il paese per occuparsi dei suoi problemi giudiziari.