Coghe va all'attacco della Meloni, lamentandosi che non faccia ciò che vuole lui
Considerando che il fantomatico "scandalo dei finanziamenti alle associazioni LGBT" si rivelò una balla creata dalla destra, non si capisce perché Jacopo Coghe sostenga che bisognerebbe licenziare Francesco Spano sulla base di quelle false accuse.
Eppure lui sembra molto infuriato al pensiero che un ministro di destra abbia potuto nominare una persona sgradita alla sua organizzazione, arrivando persino a citare "tasse degli italiani". Peccato che potrebbe apparire assai più opinabile pensare a come la sua "onlus" riceva sgravi fiscali per la sua attività di promozione dell'omofobia e per i suoi attacchi alle donne, anche se Coghe non si lamenta mai quando è lui a beneficiare di soldi pubblici per attività ideologiche che spesso parrebbero anche molto dannose:
Già in passato Provita Onlus dedicò molte risorse a sostenere le false accuse contro Spano, anche se già ai tempi la loro tesi non reggeva. Infatti che l'Unar finanzia progetti e non associazioni, motivo per cui la stessa premessa delle accuse risultava inconsistente.
Ma i giornali di destra ci ricamarono attorno una narrazione omofoba che contribuì in maniera determinate a privare da tutele gli studenti, dando agio alle rivendicazioni di Provita Onlus contro una sana educazione al rispetto.
Il discorso della Meloni citato da Coghe riguardava una esplicita ad abolire l'Ufficio Anti-discriminazione sulla base delle accuse sostenute dalle organizzazioni forzanoviste. Peccato che quelle accuse si rivelarono false:
Però Coghe non si lamenta quando Giorgia Meloni butta la tasse degli italiani per deportare migranti in Albania.
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