A morire sono gli altri, ma l'evangelico si sente "perseguitato"


Centinaia di adolescenti gay potrebbero essere ritenuti vittime innocenti della sistematica e prolungata persecuzione del pastore evangelico Luigi Carollo, il quale si è spinto persino ad incoraggiare i genitori omofobi a non accettarli e a riservargli in atteggiamento di rifiuto che la statistica indica come una provata causa di numerosi suicidi.
Eppure lui si dice "perseguitato" da chi contesta il suo sostenere che le sue evacuazioni vaginali lo renderebbero più gradito a Dio e più meritevole di privilegi sociali ed economici da parte dello stato. D'altronde pare evidente che se lui si si diverte a sostenere che i gay sarebbero "figli di satana" o che andrebbero "curati", il cattivo sarebbe chi dissente. E forse ritiene sia ovvio anche il fatto che lui dica che ogni sua più violenta smania di espressione sarebbe il volere di Dio solo perché lui non pare aver remore a nominare invano il suo nome.

Tutto felice per aver ospitato una signora che vuole "curare i gay" al suo raduno per evangelici di estrema destra, lo troviamo a scrivere:



Premesso che non basta dirsi "cristiani" per esserlo e a noi pare assai blasfemo il suo sostenere che Vannacci sia stato mandato da Dio, opinabile è anche il suo sostenere che sarebbe offensivo pensare che Dio non sia omofobo come lo descrive lui. Infatti non c'era offesa nel portare Gesù al Pride, ammesso che il signor Carollo non voglia vietare il cristianesimo e imporre la sua personale idea di religione.
Perché se lui urla che si reputa "cristiano con la c maiuscola" solo perché va in giro a dire che Dio sarebbe omofobo e malvagio come lui lo vorrebbe, perché pretende che agli altri sia negato il sacrosanto diritto di poter credere che Dio non sia quella schifezza che predica lui?

E sinceramente ci pare anche un pessimo esempio il suo ridere davanti alle offese gratuite che il suo Andra Vani continua a riservarci:





Lo fa ridere un signore che ci paragona alla merda? Ride perché il suo proselito offende i gay sostenendo che sarebbero donne mancate? O ride perché Andrea Vani sta insegnando ai suoi bambini che per praticare bullismo basta parlare al femminile dei gay e al maschile delle donne trans?
E chissà se riderebbero ancora davanti ad una bella denuncia penale, dato che l'intento diffamatorio dei loro commenti è alquanto evidente. E sarebbe davvero molto evidente vedere cosa potrebbe inventarsi il signor Vani perché ad un giudice perché ci attribuisca affermazioni false, dato che certamente non abbiamo mai detto che "gli ormoni della pubertà fanno bene".

Anche l'antibiotico fa male, ma in alcuni casi è necessario. Se le terapie ormonali garantiscono benessere agli adolescenti con disforia di genere e abbattono il numero di pensieri suicidi, non trovano giusto che loro vogliano vietarli solo perché odiano le persone trans. Da qui ad inventarsi false affermazioni, offrendo falsa testimonianza nel plaudo del proprio pastore omofobo, parrebbe esserci una certa differenza.
Il signor Vani come spiegherà ai giudici il suo aver deciso di dire che noi indosseremo parrucche o tacchi a spillo, dato che non è vero? E probabilmente saprà molto bene che non è vero neppure il suo dire che noi saremmo una "testata giornalistica". Lo saprà che dire bugie e offendere la dignità umana è peccato?

Sinceramente a noi frega poco se il signor Andrea Vani fa battute omofobe contro di noi o se il pastore Carollo lo incoraggia in quell'atteggiamento. Ma a quando un 15enne di Senigalia si suicida perché i suoi compagni gli strizzavano i capezzoli, lo colpivano nelle parti intime e facevano la voce effeminata, ci è difficile non osservare il parallelismo.
Alla fine si sono comportati esattamente come Vani e Carollo, finendo con l'uccidere un ragazzino. E se Carollo vuole essere ritenuto "pastore" o "personaggio pubblico" come si definisce sui social, dovrebbe avere delle responsabilità. E lo stesso vale per un giocatore di basket come Vani, che potrebbe essere emulato dai ragazzini che tifano per la sua squadra.
Se dire ciò he loro dicono loro sui social può provocare una morte, ci pare evidente che quello che scrivono sia molto grave. Ed è questo il motivo per cui riteniamo sia doveroso denunciarlo, anche se Carollo dice che lui sentirebbe "vittima" di chi critica la sua propaganda potenzialmente mortale.
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