I film di Hoara Borselli sono pornografia, oarola di Facebook


Secondo Facebook, le fatiche cinematografiche di Hoara Borselli andrebbero ritenute "pornografia". Per questo motivo hanno deciso di limitare l'accesso alla nostra pagina e di censurare il post in cui commentavamo il suo prendersela con la sinistra per gli insulti omofobi che Fratelli d'Italia ha riservato al ministro di Fratelli d'Italia nominato da Fratelli d'Italia.



Avessimo messo un'immagine tratta della sua partecipazione a "Panarea", che avrebbero fatto? Ci avrebbero bannato a vita?
Eppure è un po' opinabile che la signora Borselli possa andare in televisione a fare la moralista mentre chi le ricarda come ha fatto successo viene censurato. E quei film vengono tranquillamente mostrati in prima serata, anche ad un pubblico di bambini. Quindi sarebbe doveroso ricordare quel suo contributo all'infanzia ogni volta che va in televisione ad accusare i gay di voler minacciare i bambini.


E se lei è stata libera di usare il suo corpo per fare carriera, proponendoci come l'attricetta che mostrava le tette ad adolescenti in crisi ormonale, ciò rende più ipocrita che poi urli che alle altre donne andrebbe vietato il diritto di poter usare i loro corpo come meglio credono:



E il suo dare del "buffone" ad un capo di stato, solo perché non omofobo come il suo amico Pillon, parrebbe rendere bene l'idea della violenza di cui quella donna pare capace.
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