I treni sono sempre in ritardo, ma Salvini sta sui social a promettere preghiere

Mentre continuano le soppressioni dei treni e persevera il caos ferroviario, il nostro ministro dei trasporti cerca facili consensi elettorali promettendo preghiere per i morti del Vajont.
Al di là che la frana cadde nel bacino e non "nella diga", pare abbastanza semplicistico il suo asserire che la tragedia potesse essere evitata senza addentrarsi nei nomi dei registi. E forse fa un po' sorridere che a scriverlo sia un tale che vuole costruire un ponte sullo stretto senza preoccuparsi troppo dei pareri tecnici:

Non dirà alcuna preghierina per i pendolari in attesa di treni in perenne ritardo? Già in pasato usò i morti del Vajont per propaganda, chiedendo L'autonomia del Veneto e lo smembramento dell'Italia:

Ma quelli erano gli anni in cui lui diceva di non sentirsi italiano e in cui andava per moschee e centro sociali in cerca di voti...


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