Il ddl Varchi è legge


Con 84 voti favorevoli e 58 contrari, il Governo Meloni ha approvato il ddl Varchi. Da oggi avere figli all'estero mediante GpA sarà "reato universale", ossia rientrerà in una nuova definizione guridica inventata dalle destre.
La norma, presentata da Carolina Varchi a nome di Fratelli d’Italia, ha modificato la legge n. 40 del 2004 per introdurre pene detentive dai tre mesi ai due anni e multe comprese tra i 600.000 e il milione di euro, per chi arà figli all'estero nel rispetto delle legi nazionali. Per la destra italiana, la gestazione per altri è dunque paragonabile pedofilia, genocidio, crimini di guerra, crimini contro l’umanità, pirateria in acque internazionali, terrorismo internazionale, narcotraffico e tratta di esseri umani.
Molti costituzionalisti hanno sottolineato che la norma è illeggitima perché un soggetto non può essere perseguito per un fatto che non è previsto come reato nello Stato in cui lo commette.

Esulta l'organizzazione forzanovista Provita Onlus, che si intesta una legge ideologica che sottrarrà i genitori ai bambini a cui lui vorrebbe negare una famiglia:



Arcigay parla di «una grave negazione delle libertà individuali e di autodeterminazione». Lo dichiara Michela Calabrò, responsabile della Rete Donne Transfemminista di Arcigay. «Introdurre un reato, addirittura universale, sul tema della GPA non solo limita la possibilità di scelta, ma alimenta anche una visione patriarcale del corpo delle donne. Ogni donna deve avere il diritto di decidere come, quando e se voler portare avanti una gravidanza, e la gestazione per altri può essere una scelta consapevole e altruistica. Questo provvedimento mette in luce l'incapacità del Governo e del Parlamento di trattare altri temi importanti e urgenti nel nostro Paese. La maggioranza parlamentare infatti sceglie ancora una volta di dimostrare la sua forza principalmente su argomenti ideologici, mentre su questioni pragmatiche conferma la sua totale incapacità. In questo contesto, l'ideologia diventa non solo un'arma retorica, ma anche un modo per mascherare l’orizzonte catastrofico che ci attende».
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