Il Governo vuole imporre lo Spid per l'accesso ai siti per adulti


Con la solita scusa di voler "difendere i minori", il Governo Meloni vuole praticamente imporre l'obbligo di segnalare al ministero eventuali accessi a siti pornografici. Il loro progetto prevede che l'accesso sia permesso solo attraverso l'uso dello Spid già dal 2025.
A parole, dicono anche che la privacy sarà garantita. Ma resta surreale che a proporre un simile sistema siano gli stessi che sostenevano che il greenpass servisse a tracciare le persone. Perché anche se mantenessero la promessa di non tracciare i nomi dei siti visitati, esisterebbero comunque la possibilità di sapere quali cittadini hanno usufruito della verifica.
Ovviamente non sono previsti controlli per l'accesso a siti integralisti, razzisti o di incitamento all'odio, dato che il bigotto medio ha più paura del sesso che del nazismo, anche se poi non si scandalizzando quanto Trump viene beccato a tradire la moglie incinta con una pornostar o quando si dedicano aeroporti a chi organizzava "binga-binga".
Inoltre, anche dal punto di vista pratico non si capisce come vogliano imporre sistemi di controllo nazionali a siti che operano a livello globale, dato che sarebbe impensabile anche solo pensare che tutti i siti possano conformarsi a centinaia di legislazioni locali. Ma forse, sarà il pretesto con cui faranno felice Pillon oscurando migliaia di siti a lui sgraditi.
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