Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa, fischi e insulti omofobi durante il film


Nell'Italia di Giorgia Meoni, un ragazzo gay ucciso dal bullismo può suscita ilarità nella gioventù meloniana e salviniana.
Nelle scuole è stata proiettata un'anteprima de "Il ragazzo dai pantaloni rosa", il gilm ispirato alla vicenda di Andrea Spezzacatena che nel 2012 si è tolto la vita a 15 anni per bullismo e cyberbullismo omofobo a scuola.
Durante il film presso la Sala Sinopoli di Roma, si sono registrati continui applausi di scherno e risate. Qualcuno gridava “frocio”, qualcun altro “ma questo quanno s’ammazza”.
Insomma, uno schifo che parrebbe il frutto più osceno dei dei continui messaggi d'odio lanciati dalle destre. Il ministro Valditara promette provvedimenti: “Ho sentito la direttrice dell’ufficio scolastico regionale, Anna Paola Sabatini, e ho chiesto di attivarsi per conoscere chi siano i responsabili di questi comportamenti vigliacchi e squallidi. Rinnovo la mia vicinanza e solidarietà alla mamma di Andrea. Il bullismo va contrastato con la massima severità. Appena saranno noti i nomi dei responsabili, andrò nella loro scuola perché voglio incontrarli personalmente”.
Peccato abbia poco senso cercare singoli bulli quando ci si rifiuta di contrastare la cultura della discriminazione promossa da certi politici.
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