Il Secolo d'Italia vuole toglierci il diritto di pensiero?

Se Il Secolo d'Italia vuole sostenere che il 7 ottobre giustifichi il massacro di almeno 500.000 civili palestinesi e di decine di migliaia di donne e bambini, è loro diritto farlo. Possono anche dedicare ai loro figli ogni singolo bambino mutilato dalle bombe israeliane, dicendo che tale crimine è un regalo dei loro papà.
Ma sinceramente non si capisce perché dicano che gli altri debbano dire quello che vogliono loro, insistendo in uno stalking contro Ilaria Salis:

Sarà amnesia anche quella della loro Giorgia Meloni davanti alla promessa di abolire le accise? Chissà... ma probabilmente Il Secolo d'Italia pretendeva si dicesse che non contrastare la richiesta di indipendenza della Palestina sarebbe "antisemitismo":

Peccato che le critiche riguardino le bombe israeliane e nessuno ha problemi con il loro essere ebrei. Al massimo si scorge vero antisemitismo nell'esponente di Fratelli d'Italia che parrebbe essere rimasta al suo posto:

Non è forse più antisemita dire "ebreo infame" che criticare chi lancia bombe sui bambini?


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