La desta che vorrebbe sciogliere le opposizioni


Secondo Matteo Brandi, i partiti che denunciano le irregolarità commesse dai governi di destra dovrebbero essere sciolti, perché la mancata omertà sarebbe tradimento. Ed ovviamente lo si dovrebbe fare a vantaggio di quei leghisti che invocavano la secessione della Padania e disprezzavano il Tricolore:



Ma poi tutto va bene se Matteo Salvini ottiene tre minuti di comizio al Tg1 in cui attaccare la magistratura in assenza di un qualsivoglia contraddittorio:



Col ditino alzato, ha sostenuto che "una parte dei magistrati fa politica usando il tribunale come un centro sociale. Si candidino con Rifondazione Comunista", che "interpretano le norme come vogliono per gli amici" e che "se verrò condannato, sarà un problema per l'Italia".
I concetti chiave sono evidenti: bisogna rendere illegali le opposizioni e bisogna impedire che la legalità interferisca con gli interessi dei politici. Ma visto che anche il ricorso al manganello è un loro classico, non mancano minacce e intimidazioni:



Tralasciano l'indecenza de suo voler prendere per buona la mistificazione creata da Tommaso Cerno, dato che chiunque abbia letto l'intera mail sa bene che chiedere imparzialità non è reato, Salvini pena dunque di meritare il suo incarico di governo e si ritiene legittimato a valutare i meriti altrui?



A giudicare dalla situazione in cui vertono i trasporti, qualcuno potrebbe anche pensarla diversamente da lui. E se bisogna sciogliere chi chiede legalità che bisognerebbe fare con i partiti che sono stati pizzicati a rubare 49 milioni di euro agli italiani?
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