La destra insulta chi chiede il rispetto delle leggi


Salvini ama parlare a nome degli italiani, quasi se ne ritenesse il sommo rappresentante in una cieca convinzione che ogni sua opinabile opinione possa essere attribuita al popolo.
Se poi tutto ciò viene detto da chi diceva di disprezzare l'Italia perché lui si percepiva "padano", l'impressione è di rasentare il tragicomico. Fatto sta che il leghista sostiene sia offensivo non prendere per buona la sua tesi difensiva nel processo che lo vede imputato per sequestro di persona e omissione d'atti d'ufficio:



Peccato che il fatto che lui dica che la sua mossa propagandistica sarebbe servita a "difendere i confini" non sia sufficiente a rendere automaticamente vera l'asserzione, anche se lui punta sul suo astio verso la sinistra.

Intanto anche Porro si lamenta che i giudici chiedano il rispetto della legge anche quando i politici di destra cercano voti calpestando i diritti degli odiati migranti:



Ovviamente anche l'eurodeputata leghista enta di sostenere che la legalità offenderebbe "gli italiani":



Chissà fino a dove potrà arrivare il loro nero livore. E davvero a loro pare normale un governo che attacca chi fa rispettare la legge?

Dal canto loro, i giornali meloniani elogiano chi si arroga di parlare a nome di intere città, dando ragione a Forza Nuova che vuole parlare a nome di Torino nel sostenere che chi non piace ai leghisti andrebbe tenuto in esilio:



A sentire loro, tutto il mondo vorrebbe ispirarsi a Giorgia Meloni, povera vittima di giudici che non la lasciano libera di infischisrsene delle leggi. E ovviamente tutti dovrebbero odiare chi osa non pensarla come lei, anche se in realtà a votarla è stata solo una minoranza della minoranza votante.
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