La Lega scende in piazza contro la magistratura che applica le leggi


Dopo giorni di incessanti piagnistei, Matteo Salvini sostiene che lui si starebbe presentato "a testa alta" al processo che lo vede indagato per sequestro di persona ed omissione d'atti d'ufficio.
In quella sua abitudine a tentare di scaricare le sue responsabilità delle sue scelte sugli altri e a parlare a nome di chi non l'ha votato, sostiene che sarebbe "per l'Italia e gli italiani" che lui cercherà di sostenere che le leggi possano essere calpestate se si racconta che aver ritardato lo sbarco di 140 profughi sarebbe servito a "difendere i confini" della nazione da persone disarmate che stavano affogando:



In realtà, tutto farebbe pensare che l'azione di Salvini fosse una mossa propagandistica. E forse non tutti "gli italiani" stanno con lui, dato che dopo i suoi ripetuti appelli e i suoi inviti a manifestare contro la magistratura, alla sua manifestazione pare ci fossero più membri del suo partito che cittadini:



La maglietta indossata da sasso, Tovaglieri e Centinaio è un gadget commercializzato a Pontida, che mente sulla natura del processo. Infatti Salvini non è indagato per aver "difeso l'Italia" ma per sequestro di persona.

I cento leghisti (tutti pagati da noi) che sono andati a Palermo a chiedere l'impunità di Salvini ricordano i parlamentari che nel 2013 si presentarono a Milano per protestare contro il processo a Berlusconi:



La loro rivendicazione è sempre la stessa: la legge deve essere un po' meno uguale se ad essere accusato di delinquere è un ricco politico di destra.
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