La Meloni dipinge come "nemico del popolo" chiunque la contesti


Il Governo Meloni ha gettato la maschera. Delineando il loro volto da estrema destra, hanno deciso di descrivere come "nemico del popolo" chiunque osi contestarli.
Nonostante siano stati votati da una minoranza della minoranza votante, sono ormai mesi che Giorgia Meloni e Matteo Salvini si arrogano il diritto di parlare a nome degli italiani. Ma ora hanno fatto di più, decidendo di sostenere che ogni critica al loro operato vada ritenuto come un nemici del regime popolo.
D'altronde le precedenti leggi sono già servite a limitare il diritto di manifestazione a prevedere il carcere per chi contesta le loro opere.

Come nella Germania pre-nazista, il Governo Meloni ha dunque trovato un nemico da odiare: i migrati. E non pare un caso voglia deportarli in Albania, dato che i nazisti fecero lo stesso con gli ebrei tedeschi che vennero deportati in Madagascar. Intanto Salvini raffigura nani nere che tengono coltelli, esultando perché un giovane è stato ucciso:



In linea con gli interessi del governo, anche Belpietro continua a soffiare sul fuoco del razzismo, sostenendo che i migranti non deportati sarebbero responsabili deli atti compiuti dall'uomo che Salvini è felice sia stato ucciso:



Anche se è insensato violentare i principi del diritto ed incolpate innocenti per responsabilità penali di terzi come tenta di fare Belpietro, potremmo osservare che forse avremmo più sicurezza se la Meloni non temesse cento dei nostri poliziotti a presidiate i suoi lager vuoti:



E certamente non è trattenendo 16 persone per 28 giorni in un lager costato miliardi che a Verona si sarebbe evitata l'aggressione. Di contro, a Catania un uomo sarebbe morto se non fosse stato salvato da una immigrata nigeriana di cui la destra preferisce non parlare, sia mai possa intralciare la loro retorica sugli stranieri che sarebbero tutti criminali anche se i condannati in via definitiva stanno in parlamento.
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