L'assessore alla cultura di Livorno si dimette dopo i post transfobici


L’assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Simone Lenzi, si è dimesso dopo le polemiche scaturite per alcune sua efferazioni transfobiche pubblicate sui social.
Davanti all’opera Woman, presentata alla Biennale di Venezia dall'artista statunitense Jade Guanaro Kuriki-Olivo, scrisse: “Alla Biennale di Venezia ci tengono a farci sapere che la donna quintessenziale ha la minchia. E no, non è che siamo borghesi scandalizzati. Siamo borghesi annoiati a morte da questo lavaggio del cervello, da questa prevedibilità, da questa predica continua”.
In un’altra occasione, aveva pubblicato una lista di diversi orientamenti e identità sessuali commentando: “Che fortuna essere prossimi alla vecchiaia!”. Ed ancora, commentò la "notizia" pubblicata dal Daily Mail per cui i “ricercatori della Duke University aiutano una donna transgender di 50 anni ad allattare suo nipote usando farmaci ormonali sperimentali”, asserendo: “Riassunto: uno squinternato vuole farsi validare come donna e usa un neonato per soddisfare una sua perversione pedofiliaca con l’aiuto della Duke University. E no, non sono io transfobico, è che vi siete bevuti il cervello”.
Dal canto suo, Simone Lenzi insiste nel sostenere che quelle frasi sarebbero espressione di "libertà di espressione e di pensiero".
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