L'evangelico predica Giorgia Meloni contro le adozoni gay

Il pastore evangelico Luigi Carollo sarà anche un convinto omofobo, ma la sua condizione non pare legittimarlo a diffamare milioni di persone che partecipano ai Pride dicendo che andrebbero in giro con guinzaglio o maschere oscene.
E dato che gli ospedali servono a curare le persone e non certamente ad ospitare le manifestazioni degli integralisti che si conpuacciono nell'insultare le donne che osano esercitare il loro diritto di scelta, è denigrante per lui il fatto che dica di non comprendere che disturbare le donne in momenti così difficili sia una evidente violenza.
Non ci pare credibile neppure il suo dire che lo farebbe pensando ai bambini, altrimenti non inciterebbe i genitori omofobi a rifiutare i figli gay con comportamenti che la statitica infica siano fonte di suicidi:

Non meno opinabile è il suo uso propagandistico della figlia, che già lo fece notare dalle organizzazioni forzanoviste quando la usò per scrivergli addosso frasi contro il ddl Zan:

Lo dice sua figlia o è lui che gli fa dire quelle cose, peraltro senza nanco oscurare il volto della minore?

Finito di attaccare le donne, il pastore passa a predicare la parola di Giorgia Meloni. La ringrazia per il suo dire che l'essere stata abbandonata dal padre latitante l'avrebbe spinta a sostenere che i figli andrebbero riservati ai soli eterosessuali. E pazienza se ci sono padri come il suo o genitori pedofili, a loro importa solo che siano eterosessuali:

Peccato che anche chi ha avuto due padri o due madri ritenga "insostituibili" i suoi genitori, ma lei vuole arrestarli per averli fatti nascere. Ed è altresì interessante che Carollo voglia imporre figli a chi non li vuole e negarli a chi li crescerebbe amorevolmente.

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