Pillon torna ad accostare i gay ai pedofili


Il leghista Simone Pillon si è presentato col suo cappellino da supporter di Donad Trump, per accostare i gay alle pedofilia davanti al crocefisso in oro che tiene appeso nel suo ufficio. Sostenendo che esisterebbe un fantomatico "gender" e che ogni iniziativa contro la discriminazione andrebbe rivista attraverso le sue mistificazioni, si è messo ad urlare che lui vuole che si dica che Mario Mieli fosse un pedofilo anche se non è vero:



Con buona pace per Pillon, sostenere che anche i minori abbiano una sessualità e che non siano asessuati come sostengono i falsi bigotti non è certamente pedofilia, al contrario degli stupri commessi da tanti suoi preti pedofili.
Resta però evidente che Pillon faccia di tutto per cercare di incoraggiare odio e discriminazione, proponendo quella retorica del "noi contro loro" che fu alla base dell'intera propaganda nazifascista.
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