Salvini insiste: se sarà provato che ha sbagliato, lui non vuole pagare

Non ci risulta esista alcuna fantomatica dello stato in cui sia sancito che "contrastare gli sbarchi" sarebbe un dovere. Perché Salvini lo può anche pensare, ma dovrebbe prima proporre una legge al Parlamento se vuole mettere in pratica le sue convinzioni personali. Non è che un ministro possa fare qualunque cosa voglia solo perché a lui non piacciono i migranti o perché impedire lo sbarco a dei naufraghi gli frutta voti!
Ed è grave sostenga che lui se ne fregherà delle sentenze della magistratura, perché le sue convinzioni personali dovrebbero avere più valore di quanto è stabilito dalla legge.

Per anni il signor Salvini ha cercato voti ripetendo lo slogan "chi sbaglia paga". Dice che dovrebbero pagarla le ong che salvano vite o i cittadini che manifestano contro il suo ponte, ma non lui. Eppure un tempo affermava che per gli altri la legge doveva essere fonte di punizioni:

A detta sua, se sarà provato che lui ha sbagliato, lui non ha la benché minima intenzione di pagare.


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