Senzatetto derubato dal cellulare si arrampica sul tetto di Stazione Centrale a Milano

Se la vicesindaca leghista di Como sparava acqua gelata sui senzatetto, un rumeno senza fissa dimora è stato rubato dal suo telefono cellulare nella stazione in cui probabilmente vive. Lui, per protesta, si è arrampicato sul tetto usando alcune impalcature. Ci sono volute ore prima che la polizia lo convincesse a scendere dopo che era stato derubato dai suoi pochi beni.
Ma il ministro dei trasporti, che in quel momento era occupato a farsi campagna elettorale anziché occuparsi dei ritardi di 80 minuti che si registravano in quella stazione, difficilmente ve ne parlerà. Perché uno straniero derubato non è utile alla sua retorica, soprattutto perché non è detto che a compiere il furto non siano stati cittadini italiani.
Fosse stato il ragazzo rumeno a compiere il furto, probabilmente Salvini non avrebbe perso tempo a strumentalizzare i fatti. E quando rubarono il telefono al figlio di Salvini, lui mobilitò mezza procura per ritrovarlo in pochi minuti, anche se è probabile che la famiglia Salvini non avrebbe avuto gli stessi problemi economici a comprarsene uno nuovo.


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